sabato, gennaio 24, 2015

la leggerezza ha finito le parole



Silenzi che parlano alla piazza
Noise Noise!  Rumore Rumore! Ruido Ruido!
 vola intorno leggero un vento senza sibilo
che al guardarlo ti percuote
non c'è nessuna possibilità di ritornare ai leggiadri sorrisi
il vile sarcasmo dei bulli rovescia il loro potere in impotenza
silenzio forse qualcuno riesce ancora a vivere nelle nicchie
verdi lontano dall'impero
sssttttt.....arriverà dentro di voi la primavera ?
che strani bilanci le generazioni devono partorire
ricordi spezzati, morti intellettuali e amici partiti senza motivo
era la presunzione di aver capito e volerlo raccontare......
leggeri come pietre, duttili come acciaio, morbidi come ghisa,
volavano di palo in piazza,di caccia e pesca, di urla cretine,
erano le stigmate moderne e lo sono tuttora quest'ultime 
digitalizzate,solo apparentemente più leggere
come solo apparentemente anche questo, che prima scrivo poi leggo,  è  la mia calligrafia.
decisamente meglio le non parole e lo sguardo che percuote
le indegne coscienze
conservando dolci carezze e sorrisi a chi in silenzio se li merita davvero


mercoledì, ottobre 22, 2014

tutti i santi giorni



Tutti i santi giorni il pensiero
ritorna sempre sui soliti passi
A quando la riscossa
in quale pianto e' nascosta
dietro a quale sorriso si cela
ci sarà un tempo nel quale anche le parole strozzate,
dai membri della  cravatta color menzogna,
usciranno allo
scoperto definendo nelle pause e nei silenzi la linea curva del nostro cammino.
come è giusto che sia.
tutti i santi giorni i piedi affondano
le mani non stringono e gli occhi non
lasciano spazi ad altri gioiosi sensi
che terribile condizione la schiavitù
dall'estetica che orribile censura
viene perpetrata
tutti i santi giorni quelli vissuti e quelli a venire....
lasciando liberi gli apostrofi 
togliendo alle parole le vocali
risuonano così alle orecchie questi rumori di oggi
che non si possono chiamare suoni
nel intercapedine della rassegnazione è lecito
cercare un pertugio nel quale liberare
anche solo per gioco quello che rimane dell'essenza.






martedì, luglio 22, 2014

   
        (Ogni libertà è frammento di tutta la libertà che si nega agli uomini e gli uomini si negano)
                                                               ( Theodor Adorno)


Se ne accorgeranno troppo tardi di aver contribuito alla negazione delle libertà individuali
 o  sono coscienti per loro interesse o credono cambiare il mondo
ossequiando le istituzioni?
Se fosse un episodio di ordinaria violenza alle libertà come quotidianamente succede al rivolgersi alle
istituzioni di qualsiasi genere e grado, sarebbe meno doloroso ,queste cose le conosciamo bene.
Ma che sia il teatro a toglierci   libertà che ci spettano di diritto, in quanto abitanti di questo pianeta , non è  accettabile.....!!!
Il teatro che si trasforma in chiavistello aprendo porte per poi richiuderle subito dopo ad altri soggetti
incolpevoli dell'iter dei finanziamenti pubblici, ignari di qualsiasi dinamica di potere, ma solo vogliosi di
trovare sulla scena elementi e sapori di crescita e riflessione.
Ora senza denigrare il lavoro di anni ,senza mettere in discussione la passione degli inizi, il lavoro applicato ai
fatti  stride e parecchio .
E' un controsenso aprire una spaccatura nel pubblico selezionandolo lasciando decidere alla
più cruenta delle istituzioni, chi può entrare e chi deve rimanere fuori
Non si diano colpe alla macchina statale, le alternative ci sono, ci si organizza diversamente e sopratutto si combatte per eliminare questa brutale selezione.
Ma come facciamo un esempio: Un satollo borghesuccio entra a vedere come sono artistici quelli
che continuerà a definire (tolta qualche eccezione ) non uguali a lui.
Mentre chi da fuori le mura a lottato per rimanerci raschiando con le dita le avversità deve semplicemente continuare la sua vita e non merita sicuramente di vedere o partecipare alla
grande kermesse di Volterra Teatro?
Sicuramente a tutti quelli che questo tipo di problema non hanno poco può interessare questa
selezione, la minoranza degli esclusi rimarrà tale e non incontrerà molta solidarietà.
Ma vale l'aforisma di Adorno tutti perdono qualcosa in questa storia! Perde la libertà!
Lasciamo al suo destino questo teatro chiavistello piegato , in quanto a noi:

Verremo ancora alle vostre porte e
busseremo ancora più forte 
per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre
coinvolti.............. (Storia di un impiegato Fabrizio De Andre)




giovedì, aprile 03, 2014

“A megghiu palora è chidda ca nun si dici”









Carl Gustav Jung diceva:“La maggior parte degli uomini teme il silenzio. Quando cessa il brusio costante - per esempio ad una festa - bisogna sempre fare, dire, fischiare, tossire…“





[...] E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. [...]
(da L’infinito, di Giacomo Leopardi



            






Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato. I ricchi comprano rumore. L’animo umano si diletta nel silenzio della natura, che si rivela solo a chi lo cerca.
[Charlie Chaplin]



sabato, novembre 30, 2013

tutte le cose cambiano


             



                         

                                

sabato, giugno 22, 2013

A proposito di... Bianche Presenze (sculture nel giardino Venerosi Pesciolini )



                                                             (Omino Secco)

“La natura (quella natura) per trovare la quale occorre mandare in frantumi tutte le forme.
Il calco di gesso di un uomo non è opera d’arte.
Mentre un uomo montato su ruote laddove la verosimiglianza avrebbe
richiesto dei piedi può essere un “imitazione” perfettamente adeguata
secondo verità.”
                                                                  (Plotino)

Solitamente a ciascuno di noi la natura ci rende più propensi
a lasciarci andare ai ricordi evocando con serenità episodi di lontani
accadimenti e  sogni ad occhi aperti.
L’emozioni che a me evoca il verde degli alberi con tutte le varianti cromatiche ,mi ispira immaginarie presenze che proteggono
questi luoghi.
Le mie presenze sono frutto di una ricerca sulla trasformazione dell’”Oggetto Vivo” cioè già con un suo vissuto che mi garantisca una propria Unicità e che viva nella creazione di “Nuova Vita”.
La collocazione all’interno del giardino non sarà ne casuale ne estetica. Cercando di collocarle in una cornice organica che rispetti il più possibile
le differenze nell’unione tra la natura e l’espressione dell’uomo
L’utilizzo del solo colore bianco è sinonimo di una teatralità rituale
che ben si amalgama con l’energia e la quiete della natura.
Creando quel contrasto tra l’impermanenza delle creazioni con una natura che sempre si ricicla e vive.



2 cose nuove tra le tante trovate


            (cucciolo di legno)












            ( i miei simboli teatro2 )

MONTAGNARTE 2013 giovedì

venerdì, gennaio 25, 2013

natural/mente

"installazione Pistoia 2012 in collaborazione con il teatro Funaro)

















Galeria Corsica 2010






Deserto Australia